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Esplorando la Terapia Focalizzata sullo Schema: Un Approccio Trasformativo alla Psicoterapia

Indice dei Contenuti

Introduzione alla Terapia Focalizzata sullo Schema

La Terapia Focalizzata sullo Schema (Schema Therapy) è un approccio terapeutico innovativo sviluppato da Jeffrey Young alla fine degli anni '80. Integrando elementi della terapia cognitiva comportamentale, delle teorie dell'attaccamento e della gestalt, questo metodo si prefigge di aiutare le persone a riconoscere e modificare i "schemi disfunzionali" che hanno radici profonde nell'infanzia e che condizionano il loro comportamento adulto.[1]

Spesso, le persone che si rivolgono a questa forma di terapia hanno esperienze di vita complesse, includendo traumi o relazioni fallimentari. Maria, una giovane donna di trent'anni, ha vissuto un'infanzia piena di critiche costanti da parte dei genitori. Da adulta, si è resa conto che questo schema di pensiero la portava a scegliere relazioni romantiche con partner critici e non supportivi. Attraverso la terapia focalizzata sullo schema, Maria ha potuto identificare questa tendenza e lavorare per sviluppare un modo di pensare più sano e costruttivo.[2]

L'obiettivo principale di questo approccio è fornire un ambiente sicuro e compassionevole in cui le persone possano esplorare le loro esperienze passate e presenti. I terapeuti guidano i clienti attraverso tecniche specifiche al fine di distruggere vecchi schemi e favorire lo sviluppo di nuove modalità di comportamento che siano più adattive e soddisfacenti.

Affrontare questi schemi richiede un lavoro profondo e spesso emozionante, ma i risultati possono essere davvero trasformativi. Se ti ritrovi intrappolato in modelli di pensiero che ti danneggiano e vuoi scoprire come la terapia possa aiutarti, trova il terapeuta giusto per te.

La Metodologia della Terapia Focalizzata sullo Schema

La metodologia della terapia focalizzata sullo schema si basa su diverse fasi che includono l'identificazione degli schemi, la valutazione delle loro origini, il loro impatto sulle relazioni attuali e, infine, la modifica di tali schemi.[3] I terapeuti utilizzano una varietà di tecniche come il lavoro immaginativo, il dialogo con le voci interiori e la ri-contestualizzazione delle esperienze infantili per aiutare a guarire ferite emotive profonde.

Prendiamo ad esempio Luca, un uomo di quarant'anni che lotta continuamente con problemi di identità. Spesso si sente "bloccato" in una carriera che non lo soddisfa e si accorge di replicare sempre gli stessi errori nei rapporti di lavoro. Durante le sessioni di terapia, Luca ha lavorato con il terapeuta per riconoscere uno schema di abbandono emotivo risalente alla sua infanzia, quando i suoi genitori erano spesso assenti o distaccati.[4] Attraverso la rielaborazione di queste esperienze e la pratica di tecniche di visualizzazione, Luca ha iniziato a riconoscere le sue reali inclinazioni e a fare passi positivi verso una carriera più soddisfacente.

La flessibilità della terapia focalizzata sullo schema permette di personalizzare l'approccio in base ai bisogni individuali del cliente. È un processo collaborativo che coinvolge sia il cliente che il terapeuta in un dialogo continuo, sperimentando con diversi "modi" di affrontare le sfide quotidiane.[5]

Se senti che i tuoi vecchi schemi di pensiero ti ostacolano, considera di intraprendere un percorso terapeutico. Scopri quale terapeuta potrebbe essere più adatto a te con il questionario di FREUD.

Applicazioni Pratiche e Benefici

La Schema Therapy è particolarmente efficace per disturbi emotivi cronici e complessi che non hanno risposto bene ad altri tipi di trattamenti. È stata concettualizzata inizialmente per trattare disturbi di personalità come il disturbo borderline, ma la sua applicazione si è dimostrata utile per affrontare un ampio spettro di problematiche psicologiche, inclusi disturbi alimentari, depressione e ansia.[6]

Prendiamo l'esempio di Anna, che dopo anni di lottare con bulimia nervosa, ha trovato un nuovo livello di consapevolezza attraverso la terapia focalizzata sullo schema. Concentrandosi su quei momenti che scatenavano i suoi episodi, poté collegarli a vecchi schemi di inadeguatezza profondamente radicati. La nuova consapevolezza le ha permesso di sviluppare strategie per affrontare queste emozioni senza ricorrere a comportamenti autodistruttivi. La terapia l'ha aiutata non solo a gestire il suo disturbo alimentare ma anche a migliorare la qualità delle sue relazioni interpersonali.[7]

Uno dei principali benefici è che i clienti imparano come soddisfare i propri bisogni emotivi in modo sano. Con il tempo, gli schemi disfunzionali vengono progressivamente sostituiti da modelli comportamentali più funzionali, promuovendo un miglioramento generale della qualità della vita.

Se hai sentito parlare di schema therapy e sei curioso di sapere se potrebbe essere adatta a te, ti invitiamo a fare il primo passo. Fai il nostro questionario per ricevere un'indicazione su quale terapeuta potrebbe lavorare meglio con te.

Conclusione e Invito all'Azione

La Terapia Focalizzata sullo Schema rappresenta un potente strumento per chi cerca di rompere vecchi cicli e costruire una vita più soddisfacente. Essa consente di esplorare le radici profonde dei propri problemi e di lavorare con un professionista verso il cambiamento.[8]

Traendo esempi reali e immaginari, abbiamo esplorato come questo approccio terapeutico possa migliorare la comprensione di se stessi e favorire la guarigione emozionale. Chiunque si trovi ad affrontare schemi che sembrano impossibili da cambiare può trovare grande beneficio nell'esplorare questo percorso.

Invitiamo coloro che sono interessati a saperne di più a contattare un professionista per discutere se questo approccio possa essere utile. Completa il nostro questionario di FREUD per trovare uno specialista che possa guidarti nel tuo viaggio verso il benessere.


Note

  1. Young, J. E., Klosko, J. S., & Weishaar, M. E. (2003). Schema Therapy: A Practitioner's Guide. The Guilford Press.
  2. Arntz, A., & Jacob, G. (2013). Schema Therapy in Practice: An Introductory Guide to the Schema Mode Approach. Wiley-Blackwell.
  3. Rafaeli, E., Bernstein, D. P., & Young, J. (2011). Schema Therapy: Distinctive Features. Routledge.
  4. Rafaeli, E., & Young, J. (2008). Perceptual and attentional processing efficiency for schematised threat in complex anxiety syndromes: Preserved or impaired? Clinical Psychology Review, 28(7).
  5. Arntz, A., & van Genderen, H. (2009). Schema Therapy for Borderline Personality Disorder. Wiley-Blackwell.
  6. Simpson, S. G., & Oldham, J. (2014). Prevalence and incidence of suicide and non-fatal self-harm in personality disorders: A systematic review. Journal of Affective Disorders, 152-154, 209-219.
  7. Lobbestael, J., Arntz, A., & Sieswerda, S. (2005). The structure of the Schema Therapy mode model: A confirmatory factor analysis. Journal of Personality Disorders, 19(4), 355-376.
  8. van Vreeswijk, M., Broersen, J., & Nadort, M. (2012). The Wiley-Blackwell Handbook of Schema Therapy. John Wiley & Sons.

Attenzione, questo contenuto non è stato controllato dal comitato scientifico di Freud. Questo testo è stato prodotto a solo scopo divulgativo e non costituisce un parere medico. Se pensi di aver necessità di supporto psicologico, consulta uno psicologo psicoterapeuta di Freud.

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