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Perché faccio fatica a chiedere aiuto, anche quando ne ho bisogno?

Sentirsi sopraffatti è un'esperienza comune a molti. Tuttavia, quando si tratta di chiedere aiuto, spesso siamo reticenti a farlo. Questo comportamento può essere causa di ulteriori complicazioni e stress nella nostra vita quotidiana. Ma perché è così complicato chiedere aiuto? Ci sono diversi fattori psicologici e culturali che possono influenzare la nostra capacità di rivolgerci agli altri in momenti di bisogno.

Le radici psicologiche della riluttanza

Ci sono diverse ragioni psicologiche che possono impedire alle persone di chiedere aiuto. Uno dei principali fattori è la paura di essere giudicati o visti come deboli. La società occidentale, in particolare, premia gran parte delle persone che si dimostrano autonome e indipendenti, mentre la ricerca di supporto può essere erroneamente percepita come un segno di debolezza.

Un’altra spiegazione psicologica può risiedere nel fenomeno del "self-stigma", dove gli individui interiorizzano lo stigma sociale riguardante la ricerca di aiuto, il che a sua volta riduce la probabilità che si rivolgano agli altri. Questo è particolarmente comune per chi potrebbe già soffrire di problemi di salute mentale, aggravando ulteriormente la loro condizione (Corrigan, 2004).

Il ruolo dell'orgoglio e del perfezionismo

L’orgoglio ed il perfezionismo giocano un ruolo significativo in questo comportamento. Le persone orgogliose o perfezioniste possono credere che il bisogno di supporto costituisca un fallimento personale. Quest’idea è spesso radicata in credenze profondamente personali e autoimposte aspettative irrealistiche, che però possono avere effetti autodistruggenti.

L'influenza della cultura e dell'ambiente

La cultura e l'ambiente in cui viviamo influenzano fortemente la nostra percezione sul chiedere aiuto. In molte culture occidentali, c'è un forte assenso verso l'individualismo, mentre le culture comunitarie tendono a normalizzare la richiesta di supporto. Questo rende meno probabile che le persone cresciute in contesti individualisti cerchino aiuto rispetto a quelle provenienti da società che enfatizzano il collettivismo (Triandis, 1995).

Normative sociali e aspettative di genere

Le norme sociali e le aspettative di genere possono anche ostacolare la ricerca di supporto. In molte società, agli uomini è insegnato a essere "forti" e autosufficienti, mentre le donne possono sentirsi incoraggiate a guardare prima gli altri. Tali sterotipi di genere possono portare a un maggiore stigma associato alla richiesta di aiuto, soprattutto negli uomini (Mahalik et al., 2003).

Strategie pratiche per superare la difficoltà di chiedere aiuto

Comprendere le cause sottostanti è solo il primo passo. Adottare strategie pratiche può facilitare il percorso verso l'accettazione del supporto esterno:

  • Riconoscere i propri limiti: Accettare che non possiamo fare tutto da soli è un segno di forza, non di debolezza.
  • Cambiare la propria mentalità: Rielaborare la visione dell’aiuto può trasformare un pensiero limitante in uno che permette la crescita personale.
  • Praticare autocompassione: Essere gentili con se stessi e comprendere che tutti, in qualche momento, hanno bisogno di aiuto.
  • Allenarsi gradualmente: Inizia con piccole richieste di aiuto e costruisci lentamente la tua fiducia.

Quando rivolgersi a un professionista

In alcune situazioni, il supporto professionale può essere estremamente vantaggioso. Parlare con uno psicologo può offrire una prospettiva imparziale e fornire strumenti concreti per affrontare il disagio legato alla richiesta di aiuto. Se ti senti pronto per questo passo, ti invitiamo a iniziare il questionario su FREUD per trovare lo psicologo più adatto alle tue esigenze.

Riferimenti Bibliografici

  • Corrigan, P. W. (2004). How Stigma Interferes With Mental Health Care. American Psychologist, 59(7), 614-625.
  • Mahalik, J. R., Burns, S. M., & Syzdek, M. (2007). Masculinity and perceived normative health behaviors as predictors of men's health behaviors. Social Science & Medicine, 64(11), 2201-2209.
  • Triandis, H. C. (1995). Individualism & collectivism. Boulder, CO: Westview Press.

Attenzione, questo contenuto non è stato controllato dal comitato scientifico di Freud. Questo testo è stato prodotto a solo scopo divulgativo e non costituisce un parere medico. Se pensi di aver necessità di supporto psicologico, consulta uno psicologo psicoterapeuta di Freud.

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